Assumete a sufficienza iodio col sale iodato?

 Il vostro sale iodato contiene veramente iodio?

Abbiamo un deficit epidemico di iodio in buona parte a causa della truffa del sale iodato. La raccomandazione obsoleta delle società scientifiche (RDA) afferma che una quantità adeguata di iodio è inferiore a 250 mcg contenuti in circa mezzo cucchiaino da tè di sale iodato. Ma con questa raccomandazione non hanno mai tenuto conto dell’attuale inquinamento da bromuro che elimina lo iodio. A ciò si aggiunga il fatto che il sale da cucina, ovvero cloruro di sodio

Non hanno mai tenuto conto del fatto che lo iodio “evapora” dai contenitori di sale.

O che la forma di iodio nel sale non viene assorbita adeguatamente. Il mito che

è possibile ottenere abbastanza iodio dal sale iodato è stato ora sfatato

da scienziati.

 

Quanto iodio viene assorbito dal nostro corpo tramite l’assunzione di sale iodato?

MITO 1. Si ritiene che 1 grammo di sale iodato contenga mediamente 75 microgrammi di iodio. Tale misurazione viene però effettuata in fabbrica. Nel tragitto in cui il sale raggiunge il negozio alimentare  almeno metà dello iodio è evaporato. Quando aprite la confezione di sale a casa vostra in cucina whoosh, altro iodio evapora. Più a lungo si tiene il sale in cucina senza usarlo più iodio evapora. Lo iodio nel sale iodato è altamente è instabile. Dasgupta et al. hanno rilevato che il sale iodato perde oltre la metà di iodio in 20-40 giorni quando la confezione è aperta.

E voi, da quanto tempo conservate il sale iodato in dispensa?

Se consideriamo quindi, quanto iodio evapora, allora capiamo che lo iodio aggiunto al sale iodato non ha nulla a che vedere con il reale contenuto di iodio del sale che abbiamo acquistato. Ne consegue che nessuno sa quanto iodio si assume dal sale iodato. Ci sono troppe variabili. Il sale è rimasto a lungo in magazzino? Vivi in un clima caldo-umido? Per quanto tempo avete conservato il sale nel vostro armadietto della cucina?

MITO 2.  Ma anche se acquistaste il sale iodato più fresco disponibile, solo il 10% dello iodio ivi contenuto è “biodisponibile”, il che significa che solo una frazione viene assorbita.  Ricordo che il sale da cucina è sale è cloruro di sodio. Il cloro e lo iodio fanno parte nella tavola degli elementi della categoria degli alogeni e, data la similitudine chimica concorrono per lo stesso recettore:  ne consegue che competono l’uno con l’altro per gli stessi recettori. Il cloro ha la capacità di annullare parzialmente il beneficio dello iodio.

MITO 3.  Poniamo che siete una donna e che usiate il sale iodato  freschissimo; sappiamo ora che solo il 10% è biodisponibile. Assumereste iodio a sufficienza se ne consumaste mezzo chilo al giorno?

No. Non se sei una donna. Il sale è iodato con ioduro di potassio che è utile per la tiroide. Ma le ghiandole mammarie e le ovaie hanno bisogno iodio oltre allo ioduro. Quindi: Le donne assumono lo iodio sbagliato.

 

C’è quindi un valido motivo in quest’epoca di crisi di iodio per consumare sale iodato artificialmente?

La risposta è::

  1. Solo in caso di emergenza quando si ha bisogno di sale e non si riesce ad ottenere

sale non trattato.

  1. Solo se non potete permettervi un’integrazione di iodio.

 

Usare il sale iodato come unica fonte di iodio è consigliabile solo se non si hanno altre alternative, ed es se non ci si possono permettere supplementazioni di iodio. Il sale iodato nasce come sola manovra di prevenzione del gozzo tiroideo. Per nessun altro motivo! Ma questa minima supplementazione per prevenire il gozzo non rispecchia il fabbisogno di iodio delle cellule del nostro corpo.

 

 

 

Vi consiglio di misurare comunque il vostro livello di iodio nelle urine del mattino oppure nelle urine delle 24 ore: chiedete al vostro laboratorio di fiducia quale metodica vi offre.

 

Quale sale vi consiglio?

Rigorosamente sale marino integrale e quindi non raffinato, ottenuto dall’evaporazione dell’acqua di mare. Ha un colore grigiastro, è spesso grumoso e umido ma contiene un’ampia gamma di minerali come magnesio, zinco e  iodio.