L’organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato l’osteoporosi come una delle 10 malattie più importanti della popolazione mondiale e ha identificato l’osteoporosi come una priorità sanitaria a livello mondiale. Vi snocciolo un pò di numeri:
• Attualmente l’osteoporosi colpisce in Italia circa 5 milioni di persone.
• In Europa 1 donna su 3 e 1 uomo su 5 di età superiore ai 50 anni hanno sperimentato nella loro vita una frattura osteoporotica.
• Si prevede che l’incidenza delle fatture osteoporotiche sia destinata ad aumentare, da 1 ogni 8 minuti del 2001 a 1 ogni 4 minuti nel 2021.
• I costi diretti annui imputabili per giornate perse in ambiente di lavoro a causa di fratture provocate dall’osteoporosi in Europa, Canada e Stati Uniti è pari in totale a circa 36 miliardi di euro all’anno e si prevede un aumento fino a 77 miliardi di euro nel 2050 a causa dell’invecchiamento della popolazione.
• In Europa il 29% delle fratture vertebrali risultano non diagnosticate.
• Il 97% delle fratture vertebrali lombari e il 74% delle vertebre toraciche si traducono in giornate di limitata attività.
• Il rischio di una frattura femorale supera il rischio combinato di sviluppare un carcinoma mammella, carcinoma uterino e ovarico.
• L’osteoporosi ha un impatto negativo anche a livello psicologico; causa ansia e depressione o addirittura chiusura sociale e isolamento. Il 40% circa delle donne affette da osteoporosi sperimenta sintomi di depressione, il 58% patisce un senso di scarso benessere e il 41% riferisce di una riduzione della qualità di vita.9 Il dolore è presente nel 50% delle donne con osteoporosi, il 26% delle quali ne soffre per più di 10 ore al giorno.
• In Europa, il 24% delle donne e il 33% degli uomini muore entro l’anno successivo a una frattura all’anca. Tra coloro che sopravvivono, circa il 40% sono incapaci di camminare in maniera indipendente e fino all’80% non sono completamente in grado di svolgere le attività fondamentali della vita quotidiana. Di conseguenza, circa un terzo di questi pazienti vive in centri di assistenza negli anni successivi alla frattura.