Gli acidi grassi omega 3 sono grassi essenziali che dobbiamo assumere con l’alimentazione: essi sono importanti per il nostro corpo e per il cervello.
Purtroppo la maggio parte delle persone, mangiando una dieta tipica occidentale, non assume abbastanza omega 3.
Cosa sono gli omega 3?
Gli omega 3 sono acidi grassi polinsaturi essenziali che dobbiamo assumere con la dieta. Sono polinsaturi perché hanno svariati doppi legami nella loro configurazione chimica. Questi acidi grassi polinsaturi si chiamano omega 3 (o omega 6, per descrivere un altro tipo di acido grasso essenziale), intendendo la posizione del primo doppio legame partendo dalla posizione finale omega.
Conosciamo 3 tipi di omega 3
Gli omega 3 di maggiore importanza per la nostra salute sono:
- EPA (acido eicosapentaenoico)
EPA è un acido grasso omega 3 formato da 20 atomi di carbonio. Lo si trova proncipalmete nel pesce grasso, nel pesce di mare e nell’olio di pesce.
L’EPA viene trasformato in eicosanoidi, importanti molecole deputate alla riduzione dei processi infiammatori.
Studi scientifici hanno dimostrato come l’EPA sia efficace contro la depressione.
- DHA (acido docosaesaenoico)
DHA è un acido grasso omega 3 di 22 atomi di carbonio. Lo troviamo nel pesce grasso, nel pesce di mare, nell’olio di pesce e nelle alghe.
La funzione principale del DHA è di essere una componente strutturale delle membrane cellulari, in particolare delle cellule nervose del cervello e dell’occhio. Costituisce oltre il 40% dei grassi polinsaturi nel cervello.
Il DHA è di vitale importanza durante la gravidanza e l’allattamento, è cruciale per il sistema nervoso durante l’età dello sviluppo: il latte materno ne contiene infatti una notevole quantità.
- ALA (Acido Alpha-Linolenico)
ALA è un acido grasso omega 3 di 18 atomo di carbonio. Lo troviamo in vegetali grassi, specie nei semi di lino, semi di chia e nelle noci.
L’ALA è l’omega 3 più comune nell’alimentazione, ma non è molto attivo nel corpo, perché deve essere convertito in EPA e DHA per essere attivo. Purtroppo negli umani questo è un processo inefficiente: solo il 5% di ALA viene convertito in EPA, e lo 0,5% in DHA. Perciò non dovremmo mai considerare l’ALA come l’unica fonte di omega 3. La maggior parte di ALA che ingeriamo viene usata come fonte di energia.