Nel 1977 quando sono uscite, le linee guida nutrizionali non avevano probabilmente intenzione di ammazzare la gente. La dieta secondo queste linee guida deve essere formata dal 55-60% di carboidrati e ridurre al massimo i grassi. La base della piramide alimentare è formata da pane, pasta e similari ogni santo giorno. Siamo negli anni 80. Queste erano esattamente le strategie per combattere la cardiopatia ischemica ovvero l’infarto. La gente ha quindi fatto esattamente così: ha ridotto l’introito di burro (- 38%), uova (- 18%), proteine animali (- 13%) ed ha aumentato quello di cereali e zucchero di oltre il 40% sull’onda dell’isteria anti-grassi. Con quali conseguenze? Con quelle che conosciamo molto bene: la mortalità per infarto non è diminuita per nulla e l’obesità e le patologie concomitanti ha raggiunto numeri esorbitanti.

Viene sempre imputata ai pazienti la colpa della loro obesità perché non ascoltano noi medici: ma ci hanno ascoltati proprio per bene ed è proprio per questo che sono obesi, e ciò che è peggio, malati! Si è verificato un costante aumento del consumo di zucchero e cereali. Vi ricordate sicuramente gli slogan anti-grasso degli anni 80 a favore della pasta.

Ma quello che è successo, e non ce ne rendiamo conto, è che mangiamo molto più frequentemente rispetto ad allora. La maggior parte della gente mangia a colazione, a metà mattina, pranzo, metà pomeriggio, cena e a volte anche dopo cena. Questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Dovunque vai trovi da mangiare! Negli anni 70 si mangiava 3 volte al giorno, ora siamo passati a 5-6 volte al giorno.

 

Nel 2015 è stato pubblicato un interessante studio sulla frequenza di quanto mangiano le persone al giorno tramite una app sul cellulare: ne emerge che la gente comincia a mangiare alle 6 di mattina e mangia fino alle 23.

 

Uno studio sulle abitudini alimentari moderne rileva che il 25% delle calorie viene mangiato prima del pomeriggio, il 37,5% dopo le ore 18, il 100% dell’apporto calorico richiesto viene raggiunto già entro le 18.36. la maggior parte delle persone mangia in una finestra di tempo di 14,45 minuti cioè dalle 8 alle 22.45! meno del 10% delle persone ha una finestra in cui mangia inferiore a 12 ore. Quindi l’unico momento in cui non mangiamo è quando dormiamo! Il guaio è che la maggior parte delle persone mangia cereali raffinati: pane, pasta, pizza, brioches, cracker, biscotti, grissini, ……se voi mangiate l’insulina si alza e immagazzina energia sotto forma di grasso. Quindi si spendono molte ore con valori elevati di insulina; l’insulina impiega in media 3 ore dopo aver smesso di mangiare per tornare a valori basali. Se voi digiunate il vostro corpo brucia queste fonti di energia. Ma se voi continuate a mangiare il vostro corpo continua ad immagazzinare cibo che voi non bruciate e aumentate di peso.

 

Si deve trovare un equilibrio tra l’assunzione di energia ovvero di alimentazione e il periodo di digiuno. Stiamo mangiando troppo frequentemente e sempre carboidrati raffinati con incremento costante dell’obesità dalla fine degli anni 70 ad oggi.

 

 

 

Ma cosa vi dicono per farvi dimagrire?

Vi dicono di ridurre l’assunzione di calorie, di muovervi di più, mangiando le stesse cose, solo di meno ma pur sempre per 5-6 pasti al giorno.

Ma dove è l’evidenza che riducendo le calorie si perde peso?